Archivio della categoria: Psicologia

Dove parlo di Gestalt, terapia e affini.

Donne bambine

Lo dice Clarissa Pinkola Estés in Donne che corrono coi lupi, lo ribadisce Danièle Flaumenbaum in Donna desiderata, donna desiderante, sembra suggerirlo Miranda Gray in Luna rossa e chissà quanti altre o altri ne hanno parlato: le donne hanno genericamente

Donne bambine

Lo dice Clarissa Pinkola Estés in Donne che corrono coi lupi, lo ribadisce Danièle Flaumenbaum in Donna desiderata, donna desiderante, sembra suggerirlo Miranda Gray in Luna rossa e chissà quanti altre o altri ne hanno parlato: le donne hanno genericamente

Senza deragliare

Camminano uno accanto all’altra lungo il canale, senza parlarsi. Lei guarda l’acqua, i cerchi concentrici intorno a qualcosa che è caduto dall’alto, gli alberi sull’altra sponda, un cane che annusa tutto e innaffia ogni albero al suo passaggio, l’erba sotto

Senza deragliare

Camminano uno accanto all’altra lungo il canale, senza parlarsi. Lei guarda l’acqua, i cerchi concentrici intorno a qualcosa che è caduto dall’alto, gli alberi sull’altra sponda, un cane che annusa tutto e innaffia ogni albero al suo passaggio, l’erba sotto

“Film blu” di Krzysztof Kieślowski, “Inside out” e la tristezza

Blu come una nostalgia, un passato che si vuole lasciare alle spalle, un dolore, una tristezza che si pretende di asciugare logicamente, razionalmente, con un’azione mentale di cancellamento di materiale che ingombra il cervello. “Fino a che punto siamo davvero

“Film blu” di Krzysztof Kieślowski, “Inside out” e la tristezza

Blu come una nostalgia, un passato che si vuole lasciare alle spalle, un dolore, una tristezza che si pretende di asciugare logicamente, razionalmente, con un’azione mentale di cancellamento di materiale che ingombra il cervello. “Fino a che punto siamo davvero

“Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estés

Donne che corrono coi lupi è un libro di Clarissa Pinkola Estés che ha fatto storia negli ultimi vent’anni. È un testo principalmente per le donne e alle donne parla attraverso una serie di favole e racconti della tradizione, soprattutto

“Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estés

Donne che corrono coi lupi è un libro di Clarissa Pinkola Estés che ha fatto storia negli ultimi vent’anni. È un testo principalmente per le donne e alle donne parla attraverso una serie di favole e racconti della tradizione, soprattutto

La fragilità nascosta delle donne

Da vari mesi ormai mi interesso a tutto quanto ruoti intorno al femminile, dalla ciclicità della donna, attraverso i quattro momenti del ciclo: la strega, la vergine, la madre e l’incantatrice, alla sindrome premestruale; dalla femminilità alle tende rosse. A

La fragilità nascosta delle donne

Da vari mesi ormai mi interesso a tutto quanto ruoti intorno al femminile, dalla ciclicità della donna, attraverso i quattro momenti del ciclo: la strega, la vergine, la madre e l’incantatrice, alla sindrome premestruale; dalla femminilità alle tende rosse. A

Ventotto lune

Niente di nuovo sotto il sole. No, niente. Sotto il sole che cambia – fortunato lui – ogni giorno. No, niente. C’è il solito dolore. La pesantezza di un’energia che non riesce a diffondersi. Non si cambia. Niente di nuovo

Ventotto lune

Niente di nuovo sotto il sole. No, niente. Sotto il sole che cambia – fortunato lui – ogni giorno. No, niente. C’è il solito dolore. La pesantezza di un’energia che non riesce a diffondersi. Non si cambia. Niente di nuovo

Curarsi con la scrittura

La scrittura terapeutica, quella pratica della scrittura volta alla cura di vissuti negativi tramite l’esternazione su carta, per se stessi, delle emozioni e sentimenti provati, è ben descritta da questo articolo. Viene spiegato come praticarla e ne viene sottolineato un

Curarsi con la scrittura

La scrittura terapeutica, quella pratica della scrittura volta alla cura di vissuti negativi tramite l’esternazione su carta, per se stessi, delle emozioni e sentimenti provati, è ben descritta da questo articolo. Viene spiegato come praticarla e ne viene sottolineato un

Esser gatto

Coda dritta, zampe silenziose, si levano, una dopo l’altra, nell’aria delicatamente, piano, prima di riposarsi con eleganza, una di seguito all’altra, per avvicinarti, ispezionare, cercare di capire pur da una certa distanza. Diffidenza. Orecchie alzate, occhi spalancati, grosse pupille gialle

Esser gatto

Coda dritta, zampe silenziose, si levano, una dopo l’altra, nell’aria delicatamente, piano, prima di riposarsi con eleganza, una di seguito all’altra, per avvicinarti, ispezionare, cercare di capire pur da una certa distanza. Diffidenza. Orecchie alzate, occhi spalancati, grosse pupille gialle

Le cose nate libere

Della sua fragilità in quell’istante amai proprio quello che dell’amore si paga più caro: l’assenza di calcolo e di misura che appartiene solo alle cose nate libere. Questa citazione da Chirù di Michela Murgia – che, premetto, non ho letto,

Le cose nate libere

Della sua fragilità in quell’istante amai proprio quello che dell’amore si paga più caro: l’assenza di calcolo e di misura che appartiene solo alle cose nate libere. Questa citazione da Chirù di Michela Murgia – che, premetto, non ho letto,

La tenda rossa

La tenda rossa è inanzitutto un incontro. Un incontro tra donne. Sono storie femminili che si incontrano, fisicamente sotto una tenda rossa, nella quale si crea un clima intimo, conviviale, longanime. Si piange, si ride, si scherza, magari si mangia,

La tenda rossa

La tenda rossa è inanzitutto un incontro. Un incontro tra donne. Sono storie femminili che si incontrano, fisicamente sotto una tenda rossa, nella quale si crea un clima intimo, conviviale, longanime. Si piange, si ride, si scherza, magari si mangia,

Indossare maschere

Quando si dice: «ma tu guarda che personaggio!» o ancora: «proprio un bel soggetto!» o anche, ma solo a Bologna: «che cartola!» (dicesi “tipo da cartolina”) a cosa si fa riferimento? Forse – ma azzardo – alle maschere, sfaccettature di

Indossare maschere

Quando si dice: «ma tu guarda che personaggio!» o ancora: «proprio un bel soggetto!» o anche, ma solo a Bologna: «che cartola!» (dicesi “tipo da cartolina”) a cosa si fa riferimento? Forse – ma azzardo – alle maschere, sfaccettature di